top of page
anchor to article 2
anchordic2

NOVELLÆ-LITTERA SECUNDA

Decembris, 119 a.B.c.

FORMA MENTIS

Negli Stati Uniti è da sempre molto forte il valore e il legame delle Alumni Associatiations. Ho avuto modo di constatare questo fatto durante una mia recente visita all’Harvard Club di New York, durante il quale il Presidente Willa Berghuis Baynard ha tenuto un discorso sull’importanza del coltivare le relazioni per far crescere la comunità. La stessa sera, mi sono recato ad un altro Alumni event di una comunità a me ben più vicina.

Sto parlando del Christmas party del chapter locale della Bocconi Alumni Community. Il chapter è caratterizzato da una base di partecipanti molto più senior di altre città di dimensioni comparabili, il che rende gli eventi molto più interessanti e formativi. La serata è stata caratterizzata dai discorsi di tre Alumni illustri: Monica Mandelli, head di KKR LatAm; Dario Calogero, CEO e founder di Kaleyra; e Paolo Bianco, Advisor per Merrill Lynch. 

Sebbene puntassero su contenuti diversi, i tre discorsi avevano un unico filo conduttore: l’importanza dell’ intergenerazionalità. Il chapter stesso ha utilizzato i proventi della serata per completare il finanziamento di una borsa di studio per un master in Bocconi.

ART3.jpg

Il chapter declina l’intergenerazionalità attraverso le donazioni e un mentorship program, che mi ha permesso in prima persona di sviluppare un’amicizia con un CEO di una società quotata al NYSE. E l’intergenerazionalità è di sicuro il valore principale che condividiamo con la Bocconi Alumni Community. Infatti oltre a me, erano presenti alla serata i fratelli Nicola Rossi e Luca Marco Giraldin. 

 

Pare abbastanza ovvio per i taulisti avere qualcosa in comune con persone anagraficamente lontane e solo accomunate dall’aver preso parte alla stessa esperienza formativa. Questo tipo di legame sussiste però in maniera più moderata nella Bocconi Alumni Community, ma in maniera sostanzialmente più forte che in altre università che ho frequentato (LBS ed NYU).

I motivi sono principalmente due. Da un lato gli studenti Bocconi paiono riconoscersi come una categoria a parte nel contesto professionale. Ken Newcomer, un director in un M&A advisor di Denver, riferendosi a fratello Gaucho, suo compagno di studi a Rochester, mi ha più volte menzionato come il livello di preparazione dei Bocconiani fosse incomparabile rispetto agli altri. Questo feedback è così diffuso che nella maggior parte degli ambienti professionali all’estero, sembra valere l’equazione "Italiano = Bocconiano".

L’altro motivo discende direttamente da questo. La Bocconi per quanto internazionale resta una scuola italiana, con una alumni base fortemente omogenea da un punto di vista linguistico e culturale.

 

Questo vuol dire che molto spesso i chapter locali della Bocconi Alumni Community costituiscono un aggregatore di connazionali al pari di un consolato o ambasciata, cosa che spiega la forte commistione solitamente esistente tra le due realtà.

Gianluca Generoso

Coltivare le relazioni

GLI ALTRI CONTRIBUTI DEI FRATELLI

ART1.png

URBI ET ORBI

SERENE FESTIVITÀ INVERNALI

Carissimi Fratelli e Sorelle,

Vi porgiamo un immenso augurio di un anno pieno di gioia e soddisfazioni e, soprattutto, un anno pieno di cristiane lacrime e sangue. 

Le feste invernali ci offrono l’occasione di apprezzare la struttura secolare del tempo, segmentato ex-ante in occasioni propizie ora ai regali, ora alla famiglia e ora alla formulazione dei propositi dell’anno nuovo...

Concilium Custodes

Società della Taula

DIVIDE ET IMPERA

DIVENTARE DIPLOMATICO

A partire dal marzo dello scorso anno, ho maturato la decisione di tentare di entrare a far parte del corpo diplomatico italiano. Nonostante uno studio estenuante, non sono riuscito a superare l’ostacolo delle prove scritte. Ciononostante, ritengo di aver imparato molto dall’esperienza e ho deciso di condividere alcune riflessioni...

Giovanni Battista Bronzini

ART2.jpg
bottom of page